L'oculista dei Vip!

Pochi giorni fa anche Nicola Savino e Giorgio Gherarducci della Gialappa's Band si sono sottoposti a un intervento del Dottor Fantozzi per eliminare i difetti di vista. Grazie a lui ora possono dire definitivamente addio agli occhiali!

Se anche tu come loro vuoi sottoporti a un intervento per eliminare gli occhiali da vista puoi prenotare un visita proprio con il Dottor Fantozzi presso il nostro studio chiamando il numero 0572 445545. 

Manca poco a.. Ipervision Estetica!

Presto presso il nostro studio sarà possibile prenotare visite di Medicina Estetica per valutare trattamenti con acido ialuronico, botulino, e altro.
Chiamaci per avere informazioni più approfondite: tel 0572 445545

Anche la famosissima Ambra Angiolini ora vede bene senza occhiali grazie al Dottor Fantozzi

Grazie a un intervento di Chirurgia Refrattiva eseguito dal Dottor Fantozzi ora Ambra non dovra più indossare occhiali da vista. Come ha scritto sul suo profilo istagram: «Grazie Marco… sono tornata a “vedere” bene… in ogni senso» allegando una foto in cui abbraccia il Dott. Fantozzi.

Di seguito i link per gli articoli su vanity fair e il tirreno che raccontano di più sul Dottor Fantozzi e l'esperienza di Ambra:
https://iltirreno.gelocal.it/montecatini/cronaca/2022/05/08/news/e-pesciatino-il-super-marco-che-ha-operato-ambra-angiolini-1.41426664
https://www.vanityfair.it/gallery/chirurgia-refrattiva-che-cose-intervento-che-ha-fatto-anche-ambra-angiolini

Se invece vuoi sapere di più sugli interventi di chirurgia refrattiva e/o vuoi fare una visita con il Dott Fantozzi vieni presso il nostro studio o chiama il nostro numero 0572 445545.
 

COSA FARE QUANDO SI SOFFRE DI OCCHIO SECCO?

La Sindrome dell’occhio secco è un disturbo dovuto a una ridotta produzione e/o  a una eccessiva evaporazione delle lacrime che provoca fastidi come secchezza, sensazione di corpo estraneo, bruciore e rossore. Colpisce quasi il 20% della popolazione con sintomi sempre più importanti con l’avanzare dell’età.
Lo stile di vita moderno, che implica lavoro prolungato su schermi di computer, luci artificiali, inquinamento atmosferico, uso prolungato di lenti a contatto, aria condizionata, comporta un peggioramento di questa condizione  che spesso può evolvere in infiammazioni croniche delle palpebre, bruciori e frequenti blefariti, orzaioli e calazi.
Le cause sono molte e differenti, talvolta non è un fenomeno che coinvolge solo l’occhio ma può essere conseguenza di patologie sistemiche come la sindrome di Sjögren.
L’occhio secco è una condizione fastidiosa che, però, può essere trattata. La diagnosi va sempre fatta dal medico oculista tramite l’esame obiettivo, l’interferometria, la meibomiografia, e altri test specifici per valutare l’entità del disturbo, la sua causa e trovare la soluzione più adatta per risolvere il problema. 
L'uso di colliri lubrificanti (a base di acido ialuronico) è il primo step nella terapia dell'occhio secco ma se non risultano efficaci esistono altri tipi di trattamenti come la luce pulsata, la fotobiomodulazione, ed il VTP(vectored thermal pulsation technology), che agiscono direttamente a livello palpebrale per stimolare una migliore produzione di lacrime. 
Le nostre lacrime sono formate da una componente acquosa che idrata l'occhio e viene prodotta dalla ghiandola lacrimale, a cui si aggiunge la componente lipidica, prodotta a livello delle palpebre dalle ghiandole di meibomio, che serve a prevenire l'evaporazione delle lacrime e ad aumentarene il potere lubrificante.  Questin trattamenti vanno ad agire proprio su queste Ghiandole tramite luci a specifiche lunghezze d'onda, calore e/o l'applicazione di pressione, stimolano le ghiandole  a funzionare meglio, favorendo così il ritorno di un buon equilibrio del film lacrimale eliminando la secchezza oculare.
 

SETTIMANA MONDIALE DEL GLAUCOMA 2022

Dal 6 al 12 marzo 2022 sarà la settimana mondiale del glaucoma, un'iniziativa mondiale a cura della World Glaucoma Associasion (WGA) che ha come scopo quello di sensibilizzare e far conoscere a più persone possibili le caratteristiche di questa malattia.

Il glaucoma è una patologia multifattoriale che colpisce il nervo ottico. Uno dei principali fattori di rischio è l’elevata pressione oculare, che porta in seguito a una perdita della vista graduale e irreversibile. È detto infatti il “ladro silenzioso della vista” poiché la perdita di visione avviene lentamente e può passare inosservata, infatti  quasi sempre i pazienti affetti da questa malattia sono totalmente asintomatici. 
Il glaucoma è una delle più frequenti cause di cecità irreversibile nel mondo ma con un trattamento precoce il danno può essere limitato e la vista rimanente conservata.  Proprio per questo l’arma fondamentale per combattere questa malattia è la PREVENZIONE!
Vieni presso il nostro centro per eseguire lo screening.

Se sei un soggetto a rischio, uno dei tuoi familiari è già affetto da questa patologia (il rischio è 10 volte maggiore per chi ha parenti affetti da glaucoma!) o non hai mai fatto una visita oculistica approfondita è consigliabile fare un controllo completo poichè, solo con esami specifici (misurazione dela pressione intraoculare, l'esame del fundus oculi, il campo visivo, oct, perg) è possibile diagnosticarlo in tempo prima che faccia troppi danni. 
 

MIOPIA, IPERMETROPIA, ASTIGMATISMO... FACCIAMO CHIAREZZA SUI VIZI DI REFRAZIONE.

I cosiddetti “vizi di refrazione” affliggono la nostra capacità visiva e sono determinati da condizioni anatomiche per cui la luce non viene correttamente messa a fuoco sulla retina. 
II più comune è la miopia, che comporta una visione sfocata da lontano. Può essere congenita e quindi presente fin dalla nascita oppure acquisita, comparendo successivamente spesso in età scolare o adolescenziale, per stabilizzarsi in età adulta. Le condizioni ambientali e le abitudini di vita possono influenzare la progressione della miopia, è risaputo/dimostrato che passare tante ore in applicazione soprattutto per vicino (computer, cellulare, tablet, lettura) senza adeguate pause fornisce uno stimolo all'allungamento dell'occhio e di conseguenza alla progressione del difetto di vista. Controlli  oculistici regolari permettono di individuare e tenere sotto controllo la progressione, oggi abbiamo degli strumenti per rallentare questo processo come la terapia con atropina 0,01% e/o l'utilizzo di lenti particolari con defocus periferico.
L’ipermetropia invece comporta una visione sfocata sia da lontano sia da vicino, dal momento che i raggi luminosi vengono messi a fuoco dietro la retina. I soggetti ipermetropi giovani spesso non avvertono alcun sintomo in quanto il loro cristallino, agendo come una sorta di “zoom” fotografico, permette di accomodare la visione e di ottenere una certa nitidezza. Col passare degli anni però questa capacità viene meno e insorgono problemi come qualità visiva ridotta, affaticamento della vista, bruciori e mal di testa, a cui segue il calo visivo. 
Anche i soggetti astigmatici hanno una visione scarsa sia da lontano sia da vicino, poiché i raggi di luce sono messi a fuoco su piani retinici differenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di un difetto presente dalla nascita che, oltre alla riduzione della qualità visiva, può comportare mal di testa, bruciore e fotofobia. E' saggio tenere sotto controllo gli astigmatismi, soprattutto nei bambini e adolescenti, eseguendo un esame che si chiama topografia corneale. 
La presbiopia è invece il processo di perdita della capacità di messa a fuoco da vicino che comincia all’età di 40-45 anni e si completa intorno ai 55-60 anni. Si tratta quindi di un fenomeno fisiologico progressivo che accomuna tutti. Con l'avanzare dell'età si ha una  perdita di elasticità del cristallino e quindi di messa a fuoco, in questo modo la lettura diventa più difficoltosa e si inizia con il consueto gesto di allungare le braccia per riuscire a distinguere le parole di un testo scritto oppure, per i soggetti miopi, a togliere l'occhiale per lontano.
In linea generale, in passato, questi difetti venivano corretti con l’uso degli occhiali o delle lenti a contatto. Oggi invece, grazie ai trattamenti laser, questi problemi vengono risolti definitivamente e in modo indolore con un intervento in anestesia locale. Insomma, in quindici minuti è possibile avere una vista nuova di zecca e guardare il mondo in “alta definizione”.
 

QUEST'ANNO SI RIPARTE SENZA OCCHIALI!

Hai sempre desiderato di poter finalmente abbandonare occhiali e lenti a contatto? Ricorrere ad un intervento di chirurgia refrattiva può essere la soluzione giusta per te!
Gli occhiali, soprattutto se di potere elevato, sono spesso antiestetici e scomodi poiché provocano una distorsione e deformazione dell'immagine direttamente proporzionale al loro potere, inoltre possono essere  un serio impedimento alle attività sportive. Le lenti a contatto consentono una migliore visione e sono una buona soluzione, ma alla lunga possono essere mal tollerate  e hanno un limite di ore giornaliere superato il quale, per non intaccare la salute dell'occhio,  non è consigliabile portarle. 
L'obiettivo della chirurgia refrattiva è quello di eliminare il difetto di refrazione consentendo una qualità visiva uguale e in alcuni casi anche maggiore rispetto a quella ottenuta con occhiali e lenti a contatto.
Esistono diverse opzioni per eliminare il difetto visivo tramite diverse tecniche, laser e impianti di lenti fachiche, che permettono di personalizzare il trattamento alle esigenze di ogni paziente.
E' possibile togliere gli occhiali a qualsiasi età. Nei pazienti più giovani il cristallino è trasparente e ben funzionante, si preferisce pertanto un approccio su altre strutture oculari quali la cornea (Femto-LASIK, SMILE, PRK) o la camera anteriore o posteriore (ARTIFLEX, ICL). Forniscono tutte una qualità visiva eccellente ed è durante la visita preoperatoria che viene selezionata la tecnica più idonea per ogni occhio. Oltre i 50 anni, il cristallino diventa sclerotico e disfunzionale perdendo quindi la sua funzione di messa a fuoco per vicino. Tende inoltre a perdere la sua trasparenza andando incontro alla cataratta, fenomeno fisiologico in tutte le persone (proprio come i capelli bianchi!). Per questo motivo, nei pazienti meno giovani, si preferisce un approccio sostituendo il cristallino con un unico intervento definitivo, scegliendo il tipo di lente adatta ad ogni paziente (monofocale, multifocale, torica). Oggi è anche possibile avvalersi della tecnologia più avanzata della femtocataratta, che sfrutta durante l'intevento  il laser a femtosecondi per ridurre le sollecitazioni a livello corneale e abbassare i rischi operatori.
Il nostro centro è specializzato in chirurgia refrattiva per la rimozione dei difetti visivi, quali miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Utilizza la migliore strumentazione diagnostica e laser disponibile, nonché la frontiera della nuova tecnologia dei materiali, come le ICL/artiflex/veriflex per i difetti visivi più forti e le miopie più elevate.
Per sapere se si è idonei a sottoporsi a un intervento di chirurgia refrattiva basta sottoporsi ad una visita oculistica completa, nella nostra struttura troverai professionisti con anni di esperienza nel settore e le tecnologie più avanzate per farti riacquisatre la visione senza occhiali!

Dad e occhi: se insorgono bruciore e arrossamento bene rivolgersi all'oculista


Lezioni online, tante ore davanti al video per seguire gli insegnanti i a distanza: per molte classi, medie e superiori  è stata questa  la consuetudine di questo autunno\inverno .
Troppe ore davanti ai monitors possono causare dei disturbi o stress per gli occhi.
Quando si fissa il monitor, spiegano gli esperti lo sguardo è fisso, quindi si riduce di tre volte l'ammiccamento, cioè la chiusura delle palpebre. L'effetto del mancato ammiccamento disidrata il film lacrimale, provocando irritazione e arrossamenti tenuti sotto controllo proprio dall'idratazione costante delle lacrime.
Per ridurre il problema si possono utilizzare lacrime artificiali, da applicare negli occhi prima della lezione e nel pomeriggio, a fine lezione. Inoltre, è utile mantenere l'aria degli ambienti domestici umidificata per contrastare l'aria secca prodotta dai termosifoni e condizionatori ed intervallare la messa a fuoco tra vicino e lontano.
Qualora insorgessero invece sintomi più fastidiosi come bruciore o occhi molto arrossati è bene rivolgersi all’oculista che potrà verificare, dopo una visita medica approfondita, lo stato di salute degli occhi.

8 ottobre 2020 Giornata Mondiale della Vista

8 ottobre 2020. Giornata Mondiale della Vista, l’appuntamento consueto per porre in evidenza l’importanza della vista e la pericolosità di non recarsi dall'oculista per sottoporsi ad una visita specialistica.
Malattie subdole come glaucoma e degenerazione maculare senile possono essere evidenziate e trattate con diagnosi precoci. Ma non solo, la cataratta può essere eliminata con tecnologie d'avanguardia e la lente naturale che abbiamo nel nostro occhio sostituita con cristallini di ultima generazione.
I difetti visivi possono essere eliminati con le moderne tecniche di chirurgia refrattiva .
Rivolgetevi al centro Ipervision e prendete subito appuntamento con i nostri medici oculisti.

Cataratta: Ipervision utilizza le tecnologie più avanzate

La cataratta è stata considerata tradizionalmente una malattia della vecchiaia. Niente di più sbagliato: oggi come oggi, è l’intervento che può essere considerato come un’occasione per recuperare la vista che si aveva da giovani, correggendo in pratica tutti i difetti di vista, sia da vicino sia da lontano. Il merito è dei progressi della medicina e delle tecniche chirurgiche.
Se si riceve una diagnosi di cataratta, dunque, - spiega Marco Fantozzi- tutor di Ultralaser che visita presso il centro  Ipervision a Pescia- non c’è motivo di allarmarsi, perché l’intervento è uno dei più praticati in tutto il mondo, e solo in Italia se ne fanno 650mila circa ogni anno. E gli avanzamenti sono continui. “Oggi abbiamo a disposizione- dice Massimo Mammone del centro Ipervision- uno  speciale laser, chiamato laser a femtosecondi, che emette impulsi di luce estremamente brevi: questo dispositivo sostituisce di fatto gli ultrasuoni nella frantumazione del cristallino opacizzato con una procedura robotizzata. La sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale – una sorta di minuscola lente a contatto che sta dentro l’occhio invece che sulla sua superficie – è un’operazione che consente di recuperare la trasparenza della visione, tanto che i pazienti sottoposti all’intervento si meravigliano di come i colori della realtà ritornino molto più vividi.

Campionessa "doc"

Dopo Fabio Scozzoli è il turno di Laura Ietrari, atleta altoatesina, che ha deciso di dire addio agli occhiali da vista. Grazie alla professionalità dei medici del Centro Ipervision (qui in foto la campionessa, con la sorella e  con la dr.ssa Anna Maria Catanese) l'atleta si è sottoposta all' intervento di chirurgia refrattiva ed è tornata sorridente ai suoi allenamenti. Grazaie all’assenza di dolore e ai tempi di recupero decisamente contenuti, l'intervento con la SMILE può essere considerata una tecnica standard e consigliata a tutti gli sportivi e ai nuotatori  che hanno deciso di "appendere al chiodo gli occhiali ma non gli occhialini".

IPervision Studio aiuta il campione a togliersi occhiali

Il campione europeo e mondiale di nuoto nonché capitano della nazionale italiana di nuoto, Fabio Scozzoli ha appeso al chiodo i propri occhiali. Non gli occhialini, vogliamo rassicurare i tanti fan, ma solo quelli che ogni mattina appena alzati vanno indossati se si ha un qualche difetto visivo. Da oggi grazie ai progressi delle tecniche d’intervento e alla tecnica SMILE, acronimo di Small Incision Lenticule Extraction, sviluppata per rendere l’intervento il più possibile minivasivo è stato possibile per lui dire addio a lenti a contatto e occhiali da vista.
 “Si tratta sostanzialmente di una procedura per scolpire all’interno della cornea una minuscola lente a contatto, chiamata lenticolo, mediante un laser molto sofisticato, denominato laser a femtosecondi, che emette impulsi che durano milionesimi di miliardesimo di secondo ”, ha puntualizzato il dottor Marco Fantozzi- oculista che ha eseguito l’intervento presso Casa di Cura San Rossore, tutor di Ultralaser  che visita presso Ipervision Studio. “Una volta intagliato, questo lenticolo viene estratto da un’incisione lunga solo due millimetri, quindi senza produrre un flap come nella LASIK: la cornea in sostanza non viene praticamente tagliata, e questo permette di rispettare al massimo la sua anatomia e la sua dinamica rispetto alla femtolasik; un altro grande vantaggio della tecnica SMILE è che non vengono tagliati i nervi corneali, garantendo una netta diminuzione della sintomatologia da occhio secco, che può insorgere dopo gli interventi convenzionali”.
 
Un aspetto importante da sottolineare è che ormai si tratta di procedure robotizzate, in cui la manualità del chirurgo è aiutata da appositi software che comandano l’azionamento del laser. Ciò va a tutto vantaggio della sicurezza, perché si riduce al minimo il rischio di eventi avversi. Inoltre, non ci sono particolari problemi di tollerabilità, per l’assenza di dolore e per i tempi di recupero decisamente contenuti. Nel mondo sono stati effettuati circa 2 milioni di interventi con la SMILE, che quindi ormai può essere considerata una tecnica standard.
 
L’ intervento è indicato per la miopia, cioè il difetto di vista da lontano; e per correggere l’astigmatismo, che comporta una minore nitidezza delle immagini a causa della superficie corneale deformata.
“Il punto importante è selezionare attentamente il paziente- ha commentato il dottor Fantozzi. “l’indicazione per tutti è quindi di rivolgersi a un chirurgo oculista con una comprovata esperienza in questo campo che, dopo un’approfondita visita, saprà indirizzare il soggetto verso l’opzione chirurgica più idonea alle caratteristiche del suo occhio”.
 
Gli unici limiti all’intervento di chirurgia refrattiva sono le diottrie: non più di 10 per la miopia e non più di cinque per l’astigmatismo. Il limite inferiore è invece la mezza diottria.

 

Una nuova sede tutta Ultratecnologica

Non mancare
Openday 1 febbraio 2020 presso Viale Marconi,15/17, Pescia (PT)
Apre in data 1/02/2020 il nuovo centro oculistico ultratecnologico del gruppo Ipervision, sito in Viale Marconi,15/17 a Pescia (PT).
Ipervision è un centro oculistico conosciuto a livello nazionale per correzione e cura dei difetti refrattivi, delle patologie corneali, delle patologie visive retiniche, diagnosi e cura glaucoma, diagnosi e trattamento cataratta e visite oculistiche pediatriche.
E’ uno tra i centri di eccellenza nel trattamento dei difetti refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e  presbiopia mediante interventi con laser di ultima generazione (femtosecondi) e nella chirurgia della cataratta con intervento  laser (femtocataratta).
Il nuovo centro sara’ munito di tecnologie laser di ultima generazione per un trattamento meno invasivo e piu’ personalizzato di glaucoma, maculopatie e corpi mobili vitreali e cheratocono.

Open day 1 febbraio 2020: non mancare!!

Il centro oculistico Ipervision Studio, già avviato studio oculistico in Pescia  si trasferirà alla fine del mese di gennaio in una nuova sede “supertecnologica” in Viale Guglielmo Marconi, 15\7, (tel.0572 445545). A pochissimi passi dalla vecchia sede sarà dunque operativa la nuova struttura.
Per l'occasione è stato organizzato un open  day il 1 febbraio dalle 9.30 alle 18.30.
La giornata sarà l’occasione per visionare le nuove sale, le apparecchiature tecnologiche all’avanguardia i laser di ultima generazione presenti nonché conoscere tutti i medici che opereranno nello studio.  
Ipervision è un centro conosciuto a livello nazionale per la diagnostica, la correzione  e la cura dei difetti e della patologie visive ed è specializzato nella cura della cataratta, della cornea.
E’ uno fra i centri d’eccellenza nel trattamento dei  difetti refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia tramite intervento con  laser  di ultimissima generazione e anche per la risoluzione delle miodesopsie, nome scientifico dei corpi mobili vitreali definiti comunemente anche “mosche volanti”. Presso la nuova sede in viale Marconi 15\7 a Pescia sono disponibili anche i nuovi laser per glaucoma, maculopatie , e corpo mobili.
Gli oculisti operanti nel centro Ipervision sono  stati i primi a utilizzare tecnologie d’avanguardia tanto da essere invitati come tutors per insegnare ai propri colleghi e sono tra i più autorevoli relatori ai convegni Nazionali e internazionali. Recentemente sono stati in India per scambio culturale con il massimo centro ad alta tecnologia della zona
Tutti i macchinari presenti nel centro sono di ultima generazione, al passo con i tempi e le nuove esigenze della chirurgia oftalmica. Questo per offrire ai propri pazienti servizi di elevata qualità ed affidabilità.

Occhi: I Laser alleati della Vista

Dai lettori di compact disk, agli scanner dei codici a barre sulle confezioni del supermercato, per arrivare al mouse del computer, c’è una tecnologia che negli ultimi decenni è entrata nella nostra vita quotidiana in modo così diffuso che quasi non ci facciamo più caso: stiamo parlando del laser. Meno noto è il fatto che il questo strano fascio di luce colorata – anche se di tutt’altro tipo – è diventato un prezioso alleato della nostra salute. Trova infatti impiego, spesso con l’ausilio di una guida computerizzata, come strumento per tagliare, fotocoagulare o vaporizzare i tessuti in molte operazioni chirurgiche, con una precisione inarrivabile per altri tipi di strumenti tradizionali controllati dall’essere umano.
 
Un caso eclatante è quello dell’oculistica, in cui laser sempre più sofisticati vengono usati per correggere i difetti di vista, nella chirurgia refrattiva, o per sostituire il cristallino naturale offuscato con un cristallino artificiale, nel caso dell’intervento di cataratta. L’ultima novità in ordine di tempo è un’altra applicazione terapeutica: il trattamento laser della degenerazione maculare.
 
Quest’ultima è una grave patologia che porta alla progressiva perdita della visione centrale, e rappresenta la prima causa di cecità nel mondo occidentale. È dovuta a un’alterazione della zona centrale della retina, la membrana presente sul fondo dell’occhio su cui si formano le immagini che vengono inviate successivamente al cervello.
 
“Le degenerazioni maculari si suddividono in due grosse categorie: quelle cosiddette umide, o essudative, caratterizzate dalla produzione di nuovi vasi sanguigni, che danno luogo alla perdita di liquido e di sangue, da cui il nome, e quelle secche, che invece non hanno questo tipo di perdite di liquidi”, ha esordito il dottor Massimo Mammone, medico oculista presso la casa di cura San Rossore di Pisa e presso lo studio Ipervision di Pescia “Nel primo caso, la terapia più indicata è a base di iniezioni di farmaci anti-VEGF (vascular endothelial growth factor), mentre nel secondo caso si è pensato di recente di poter intervenire con un laser particolare, chiamato 2RT, che trasmette impulsi sub-threshold, quindi non lesivi, grazie alla durata estremamente breve dell’emissione dell’impulso stesso che è dell’ordine dei nanosecondi, ovvero miliardesimi di secondo “
 
Il trattamento difatti non ha lo scopo di fotocoagulare, cioè di produrre delle cicatrici, come se si dovesse “saldare” una parte della retina, quanto piuttosto di stimolare alcune specifiche cellule retiniche (fotostimolazione - epitelio pigmentato retinico).
 
“Queste cellule vengono rivitalizzate e aumentano anche di numero; l’effetto complessivo è quello di una riduzione della presenza di formazioni caratteristiche della maculopatia secca: le drusen”, ha aggiunto il dottor Mammone. “Le drusen sono accumuli di materiale inerte che la retina non riesce più a smaltire: nell’arco degli anni, l’eccesso di questi accumuli innesca l’insorgenza della maculopatia”.
 
Gli studi clinici condotti finora hanno dimostrato che l’uso del laser porta alla sparizione delle drusen nel 40% degli occhi trattati.
 
“Le cellule che ricevono la stimolazione laser ricominciano a funzionare correttamente e la membrana che le sorregge diventa più sottile e quindi anch’essa più funzionale: la maculopatia in qualche modo arresta la sua progressione”, ha sottolineato il dottor Mammone. “La terapia serve in altre parole a ringiovanire la retina, da cui la sua definizione di retinal rejuvenation therapy (2RT)”.
 
Come accade per tutti i trattamenti medici e chirurgici, bisogna in ogni caso tener conto di una certa variabilità nei risultati.
 
“In una percentuale di pazienti quantificabile in un 35-40%, si osserva una risposta ottimale, il che significa che le indagini strumentali mostrano che le drusen sono scomparse, mentre nella maggior parte dei casi che non sono aumentate nel tempo”, ha spiegato ancora il dottor Mammone. “Si tratta comunque di una risposta terapeutica positiva, perché ciò significa che il disturbo non progredisce; resta fuori un 20-25% di pazienti che purtroppo non reagisce alla terapia, ed è destinato a vedere una progressione della degenerazione maculare, ma sappiamo che una risposta del 100% in medicina non è possibile”.
 
Ma chi si può rivolgere a questo tipo di trattamento?
 
“Il paziente ideale è un soggetto asintomatico, cioè che non si è ancora accorto della degenerazione maculare in atto, e viene individuato nell’ambito di una visita oculistica di routine ed eventualmente nei successivi approfondimenti strumentali che consentono ormai di osservare i danni retinici con un dettaglio straordinario”, ha commentato il dottor Mammone. “Può sembrare paradossale, ma c’è una ragione molto profonda in questo: il paziente che avverte i sintomi della degenerazione maculare è già in uno stadio piuttosto evoluto: nella forma umida, ciò significa che si sono già formati nuovi vasi sanguigni, in grado di produrre un disturbo visivo, nel caso della forma secca si sono già formate delle aree di atrofia che poi è impossibile far scomparire, anche con il trattamento laser 2RT”.
 
La degenerazione maculare colpisce in prevalenza le persone con più di 60 anni di età. È dunque buona norma che gli ultrasessantenni si sottopongano a una visita di controllo all’anno presso il proprio oculista di fiducia. Se la retina è perfetta, sarà poi lo specialista a diminuire la frequenza dei controlli; se viceversa la retina presenta segni d’invecchiamento e o di degenerazione maculare, è probabile che si arrivi a una visita ogni sei mesi. Per quanto riguarda gli stili di vita, le raccomandazioni sono le stesse di quelle per moltissimi altri disturbi: evitare il fumo di sigaretta, fare attività fisica regolare e seguire una dieta equilibrata consumando molta frutta e verdura.
 
 

TUTTI A SCUOLA MA CON GLI OCCHI IN SALUTE

Il 17 settembre le scuole della Toscana apriranno di nuove le porte agli studenti e per ciascun alunno, compreso tra i 6 e i 18 anni inizierà un nuovo anno didattico.  Nuovi ritmi rispetto alla pausa estiva e  il ritorno a  lezioni, verifiche e interrogazioni. Ci sarà chi varcherà la soglia della scuola per la prima volta e chi invece lo farà per l'ultimo anno scolastico. Ognuno porterà con sè libri nuovi, cartella e diario. E' importante però prima di iniziare il nuovo anno effettuare una visita oculistica che permetta di verificare lo stato di salute degli occhi. Oltre l'80% delle informazioni che verranno apprese parte prima da essi. Con gli occhi  si vede, si esplora il mondo, si mette a fuoco la lezione alla lavagna, si legge e si studia. Lo studio Ipervision mette a disposizione dei pazienti i propri medici oculisti che potranno effettuare una visita approfondita e accurata per verificare lo stato visivo. Salvaguardare gli occhi dei propri figli è una responsabilità importante.

IN ESTATE BERE MOLTA ACQUA FA BENE AGLI OCCHI

Gli occhi sono definiti come “lo specchio dell’anima” e sono organi molto delicati. Sottoposti spesso a stress quotidiani  in inverno  in estate subiscono ulteriori sollecitazioni.  Abbiamo già parlato dell'importanza di indossare adeguate protezioni, come occhiali da sole e berretto con visiera ma non molti sanno quanto sia fondamentale una corretta idratazione per mantenerli sani. Una ridotta idratazione non è associata solo a una diminuzione delle prestazioni fisiche e  intellettuali,  ma anche a una produzione ridotta di lacrime, che svolgono un’importante funzione di protezione e idratazione delle strutture superficiali dell’occhio.  Assumere quotidianamente la giusta dose di acqua può contribuire a favorire numerose azioni benefiche nei confronti dei nostri occhi, tra cui la protezione stessa dell’occhio. Gli specialisti consigliano da 2 a 3 litri al giorno.
 

OCCHI CHE INVECCHIANO? NO PROBLEM SE TI RIVOLGI ALL'OCULISTA

I difetti visivi  e le malattie oculari possono comparire a qualsiasi età e la prevenzione e un controllo regolare da parte di un professionista della visione sono alcuni degli elementi chiave  per preservare la visione nel tempo.I nostri occhi, infatti sono delicati e preziosi al contempo e si evolvono durante tutta la vita. Alcune malattie degli occhi sono più frequenti a partire dai 60 anni. Poiché i primi segni di queste malattie sono talvolta difficili da individuare, è bene programmare ogni 12 mesi circa un appuntamento con un oculista.  La cataratta ad esempio è l’opacizzazione  del cristallino, e può comparire verso i 60/65 anni. Si forma una sorta di velo che impedisce alla luce di raggiungere la retina. I colori possono apparire più opachi e le luci più intense particolarmente abbaglianti. Solamente l'inserimento chirurgico di una lentina di ultima generazione che sostituisce il cristallino naturale può consentire di recuperare una vista normale e viene eseguita dai professionisti di Ipervision in centri specializzati. Quest'intervento è oggi uno dei più eseguiti in tutto il mondo e sono oltre 550 mila gli interventi di chirurgia della cataratta eseguiti ogni anno in Italia. A 60 anni è possibile anche che si possa sviluppare il glaucoma, una seria patologia chiamata il silenzioso ladro della vista che  comporta inizialmente la perdita della visione periferica, e, in seguito, di quella centrale.
Infine tra i 75 e gli 80 anni è possibile che insorga su 1 persona su 3 la  degenerazione maculare legata all'età. Questa patologia danneggia la macula, la parte centrale della retina, e causa una perdita della visione centrale. Distorsione di linee rette, diminuzione dell'acuità visiva, riduzione della sensibilità al contrasto possono tutti essere segni precoci di degenerazione maculare legata all'età ed è per questo che è bene rivolgersi all’oculista.
Tutte queste patologie possono essere identificate dall’oculista durante una visita di controllo ed è per questo che bisogna sottoporsi ad un esame periodicamente.

LA LUCE DA AMICA PUO' DIVENTARE NEMICA?

Finalmente con la bella stagione passiamo da una situazione di torpore ad una di piena attività. L’arrivo della primavera e tra poco dell'estate  invoglia molti di noi a far camminate all'aria aperta, a giocare in spiaggia, a fare attività sportiva.  Bisogna sempre però ricordare che l’esposizione alla radiazione solare diretta e per molte ore comporta diversi rischi per la salute, non ultimo quello di danneggiare la vista.  I raggi ultravioletti (UV)-A, non visibili dall’occhio umano, e la luce blu, visibile, rappresentano due delle porzioni più energetiche della radiazione solare e possono, a lungo andare, danneggiare la retina.
Pertanto è bene sottoporsi prima di andare in vacanza ad una visita oculistica, idratarsi e soprattutto proteggere i propri occhi con lenti e montature adeguate.

INIZIA LA BELLA STAGIONE:ATTENZIONE AL SOLE

 Gli occhi sono strutture delicate, che necessitano di adeguata protezione durante tutto il corso dell’anno. Il discorso vale ancora di più per i mesi estivi, quando l’irradiazione solare è più intensa e maggiore è il tempo che si trascorre all’aria aperta. Gli occhi sono infatti esposti per un periodo più lungo alla luce ed ai raggi UV, all’azione di vento, sabbia, acqua salata o ricca di cloro. È quindi possibile che si verifichino, nel breve periodo, irritazioni e arrossamenti transitori. Nel lungo periodo, invece, l’azione dei raggi UV può favorire l’insorgenza di patologie più gravi, come congiuntiviti e cheratiti attiniche. Inoltre pochi sanno che anche la cataratta e le maculopatie, vere e proprie lesioni alla retina possono essere favorite dall’esposizione ai raggi solari. Il rischio di incorrere in problemi di questo genere aumenta in modo esponenziale con l’abitudine di esporsi al sole, al riverbero dei raggi sulla sabbia (che ne aumenta l’intensità del 15 per cento), sull’acqua di mare, lago e piscina e sulla neve dei ghiacciai (che li rendono intensi fino al 30 per cento in più).
 Eppure, da recenti sondaggi condotti in Europa e negli Usa risulta che la consapevolezza dei possibili danno agli occhi dovuti al sole è ancora scarsa: solo il 14 per cento circa della popolazione adulta protegge gli occhi in modo adeguato. Particolarmente scarsa è l’attenzione rivolta a categorie a rischio, come i bambini, i cui occhi in fase di crescita sono delicati e vanno quindi difesi con particolare attenzione, per prevenire possibili problemi più avanti con gli anni. Lo stesso discorso vale per gli anziani, molti dei quali sono soggetti a patologie come la cataratta. Vederci bene, per una persona anziana significa conservare più a lungo possibile la propria autosufficienza
Sottoporsi a qualsiasi età a una visita dallo specialista oftalmologo significa verificare che i propri occhi siano sani e apprendere le strategie più efficaci per difenderli nella stagione calda.

IPERVISION: TECNOLOGIE D'AVANGUARDIA A SERVIZIO DEL PAZIENTE. A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE MA NON SCHERZARE CON LA TUA VISTA

E' iniziato il periodo carnevalesco e fino a Quaresima, scherzi e burle saranno  i veri protagonisti delle giornate di grandi e piccini.
La vista è però un bene prezioso e non bisogna scherzare con essa.
Fare periodici controlli e sottoporsi a visite oculistiche accurate è necessario per prevenire l'insorgere di patologie visive serie come il glaucoma o la degenerazione maculare senile o evidenziare tempestivamente difetti visivi, come miopia, ipermetropia, presbiopia e astigmatismo.
Il glaucoma è  definito " il ladro silenzioso della vista" perchè gradualmente, senza che all'inizio una persona se ne accorga, porta alla perdita della vista a causa di un danno irreversibile al nervo ottico, il nervo che trasmette le immagini al cervello. Non è accompagnato da sintomi e quindi se non viene diagnosticato e curato in tempo conduce silenziosamente alla perdita della vista. E' bene dunque sottoporsi a visite oculistiche proprio per scongiurare la presenza di questa seria malattia.
La degenerazione maculare è una patologia che colpisce invece  la macula, la regione centrale della retina, deputata alla visione distinta. Si distinguono due forme di malattia, che possono dare come esito finale una grave ipovisione. La prima è la forma atrofica, o secca, in cui si manifesta un'atrofia progressiva della macula, dovuta a un processo d’invecchiamento patologico. La seconda è la forma essudativa, o umida, con un’eziopatogenesi differente: dalla coroide, una lamina del bulbo oculare, si sviluppano vasi neoformati che, nel tentativo di vicariare una sofferenza ischemica, invadono la regione maculare. Intervenire tempestivamente è  il più potente alleato che i nostri occhi possono avere.
Per vivere bene è infatti fondamentale poter vedere bene e per determinare se le nostre capacità visive sono al massimo delle loro potenzialità è consigliabile sottoporsi periodicamente ad un controllo dal medico oculista. Tutti i difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) possono trovare nuove soluzioni  e le patologie più serie possono essere diagnosticate e trattate con tecnologie e farmaci all'avanguardia.
I professionisti dello studio Ipervision sono sempre a disposizione mettendo al servizio del Paziente, la propria professionalità e le attrezzature di ultimissima generazione.

IPERVISION E SMILE: PER ELIMINARE I DIFETTI VISIVI

SMILE  è una innovativa tecnica  per risolvere i difetti visivi come miopia, ipermetropia ed anche l’astigmatismo E’ un procedimento sicuro ed efficace  che viene effettuato dai professionisti dello studio.

La chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri è una tecnica chirurgica sicura ed efficace grazie alla quale da diversi anni ormai si possono correggere i difetti di vista  come miopia ipermetropia, presbiopia ed astigmatismo applicando il trattamento sulla superficie corneale. Fino ad ora la PRK e la LASIK sono state considerate le procedure chirurgiche di riferimento e si sono dimostrate tecniche efficaci e sicure nella correzione dei vizi di refrazione, ma oggi si aprono nuove prospettive e possibilità rivoluzionarie per quanti desiderino correggere definitivamente i propri difetti di vista. Tale innovazione è possibile grazie all'utilizzo ed alla diffusione, nella pratica clinica, del laser a femtosecondi. Si tratta di un modernissimo e velocissimo laser a diodi di ultima generazione che riesce ad effettuare, nella cornea sana, tagli di estrema predicibilità, precisione ed esattamente programmabili, riproducendo l'effetto di un bisturi luce che esegue un taglio 3D all'interno della cornea, scolpita e rimodellata in modo personalizzato in base alle esigenze visive del singolo paziente. I laser a femtosecondi di ultima generazione, dotati di altissima frequenza e bassi livelli di energia, riescono ad ottenere superfici di taglio corneale altamente precise e regolari di profondità, estensione e direzione, perfettamente programmabili. La vera innovazione del laser a femtosecondi è anche la possibilità di applicare la procedura SMILE (Small Incision Extraction), che garantisce risultati molto più soddisfacenti soprattutto nel caso di miopie elevate. L'evoluzione tecnologica apportata dalla tecnica SMILE nella chirurgia refrattiva si traduce  in una minima invasività sulle cornee trattate, nel massimo risparmio dei tessuti sani e nella soddisfazione dei pazienti per il comfort intraoperatorio, postoperatorio e per i risultati ottenuti. La tecnica SMILE è infatti un trattamento estremamente preciso, efficace e sicuro, perché elimina o riduce marcatamente i difetti di vista nella maggior parte dei pazienti. 
 

I laser a eccimeri

I primi laser ad eccimeri sono stati sviluppati all’inizio degli anni 70 nell’ambito dei programmi di sviluppo della tecnologia industriale, infatti inizialmente queste sofisticate apparecchiature venivano utilizzate per praticare finissime incisioni sui circuiti stampati del computer. L’utilizzo del laser ad eccimeri in oftalmologia e’ stato proposto per la prima volta nel 1983 dallo statunitense Stephen Trokel.
Il Laser ad eccimeri e’ un apparecchio in grado di produrre un fascio di luce con una lunghezza d’onda di 193 nanometri, quindi nel campo dell’ultravioletto, di colore omogeneo e non visibile.Un fascio di luce laser con queste caratteristiche si sostituisce al vecchio bisturi del chirurgo tradizionale con il vantaggio di un costante controllo da parte di un computer. Il raggio laser al contatto con la cornea, grazie alla sua energia, e’ in grado di asportare (ablare) piccole quantita’ di tessuto (0,25 micron ad ogni impulso) mediante un fenomeno di evaporazione tessutale, senza peraltro danneggiare il tessuto circostante.Con questa procedura si ottiene un rimodellamento del profilo corneale con una variazione del suo potere refrattivo mirato a ridurre, e nei casi migliori, a correggere completamente il vizio refrattivo dell’occhio.
Il profilo corneale viene appiattito in caso di miopia e incurvato in caso di ipermetropia, nel primo caso il potere diottrico corneale diminuira’ e nel secondo caso andra’ incontro ad un aumento; in entrambi i casi lo scopo e’ quello di portare il fuoco delle immagini sul piano retinico. L’evoluzione tecnologica di queste macchine nel corso di questi ultimi anni e’ stata enorme. Oggi nei centri di chirurgia refrattiva piu’ all’avanguardia sono disponibili macchine di ultima generazione tra le cui caratteristiche particolarmente importanti si sono dimostrate: -Eye-tracker -sistema di inseguimento dell’occhio; -Customized Ablation – profilo di ablazione personalizzata

Il laser intrastromale a femtosecondi

Si tratta di un innovativo strumento di precisione prodotto dalla tecnologia di una azienda americana, la IntraLase Corporation di San Francisco. Il laser intrastromale a Femtosecondi consente agli oculisti che eseguono interventi di chirurgia refrattiva di poter finalmente creare un lembo corneale con caratteristiche di diametro e spessore assolutamente corrispondenti a quelle desiderate; tale strumento e’ percio’ inevitabilmente destinato nel tempo a sostituire integralmente il microcheratomo ad avanzamento motorizzato. Il laser a Femtosecondi prende il nome dalla sua frequenza di emissione: 10.000 impulsi al secondo di luce monocromatica a lunghezza d’onda pari a 1.053 nanometri; il raggio laser ha un diametro di soli 3 micron, cioe’ 3 millesimi di millimetro. Il laser intrastromale ha ricevuto l’approvazione dall’ FDA (Food & Drug Administration, l’organo di controllo federale degli Stati Uniti) nel Dicembre 1999 ed e’ stato presentato per la prima volta all’ American Academy of Ophthalmology nel meeting annuale dell’Ottobre 2000. Ma come agisce nel tessuto corneale? Il laser determina, all’interno dello stroma corneale, una microesplosione che genera delle piccole bolle d’aria che separano le lamelle corneali; grazie alla sofisticata tecnologia e al controllo computerizzato, e’ possibile creare geometrie e piani di taglio personalizzate, cioe’ adatte al singolo caso clinico e con un controllo di assoluta precisione che solo un computer puo’ garantire. Cio’ ha portato ad una vera e propria rivoluzione nel campo della microchirurgia oftalmica.

Ad esempio uno dei primi vantaggi e’ che non si ha piu’ la tanto indesiderata variabilita’ dello spessore del lembo, come avviene nel caso del microcheratomo ad avanzamento motorizzato LASIK (tutt’ora eseguita da molti chirurghi oculisti in Italia); non solo il trattamento laser, ma anche la creazione del lembo puo’ finalmente essere customizzato.

Il chirurgo e’ meno condizionato dai limiti rappresentati dalla curvatura corneale (specialmente nel caso dell’ipermetropia e dell’astigmatismo) e dallo spessore corneale; inoltre, in caso di perdita di suzione (una temibile complicanza dell’uso del microcheratomo, soprattutto durante la curva di apprendimento del chirurgo) e’ possibile riprogrammare la fase di taglio a distanza di alcuni minuti od ore; e, quel che e’ piu’ importante, sara’ solamente un drammatico ricordo la possibilita’ di creare un danno dalle conseguenze imprevedibili, come un taglio incompleto od irregolare con una perdita parziale o totale del lembo.Il laser intrastromale e’ gia’ di grande aiuto al microchirurgo oculista anche per altre procedure.Proprio grazie alla sua grande versatilita’ nel creare geometrie di taglio, e’ possibile ottenere grande precisione nel caso di interventi terapeutici;pensiamo ad esempio alla cheratoplastica lamellare (trapianto di cornea), grazie al laser intrastromale, il chirurgo puo’ asportare il tessuto danneggiato o malato e sostituirlo con quello sano ottenuto da un donatore con una forma esattamente identica e, percio’, in grado di integrarsi con assoluta precisione nel tessuto sano del ricevente. Non solo, ma e’ notevolmente ridotta la necessita’ di applicare la sutura che e’ causa dell’astigmatismo postoperatorio, spesso cosi elevato da ridurre enormemente i benefici del trapianto di cornea effettuato con trapani meccanizzati.Ne beneficeranno pazienti con esiti causticazioni corneali, di cheratiti da herpes, di precedenti cattivi interventi; o pazienti affetti da patologie degenerative della cornea; tra queste ultime, va ricordato sicuramente il cheratocono, che e’ causa di gravi disturbi visivi in pazienti giovani e che spesso, anche dopo un trapianto di cornea eseguita con la tecnica convenzionale, ottengono scarsi benefici a causa dell’imprevedibile astigmatismo residuo postoperatorio che annulla gli effetti dello stesso trapianto.In Italia oggi sono disponibili pochissimi laser intrastromali non piu’ di quattro o cinque, noi utilizziamo questa sofisticata tecnologia sia all’ospedale Misericordia e Dolce di Prato sia nella clinica Day Clinic Portale Valsecchi di Mantova.

Lente nel sacco capsulare

La tecnica prevede la sostituzione del cristallino con una lente artificiale.Questa tecnica e’ essenzialmente simile alla procedura chirurgica in uso per la cataratta.L’intervento viene eseguito mediante tecnica di facoemulsificazione e contemporaneo impianto di IOL di potere tale da eliminare il vizio refrattivo del paziente.L’intervento chirurgico viene eseguito in anestesia locale (cioe’ con una iniezione in vicinanza del bulbo oculare) o topica, cioe’ mediante l’instillazione di un collirio anestetico.Il tutto avviene mediante una incisione corneale di poco piu’ di 2 mm, dopo di che si esegue una capsuloressi (apertura controllata della capsula anteriore del cristallino, una sorta di “sacchetto” nel quale si trova alloggiato il cristallino), si introduce nell’occhio una piccola sonda ad ultrasuoni che inizialmente frantuma ed in seguito aspira il cristallino. Si procede, quindi, all’impianto della lente (cristallino artificiale o lente intraoculare) che ha lo scopo di rimpiazzare la funzionalita’ refrattiva posseduta dal cristallino naturale.Il potere del cristallino artificiale da impiantare viene calcolata prima dell’intervento, grazie ad un esame ecografico (biometria) ed all’applicazione di particolari formule matematiche che consentono di prevedere con una buona approssimazione il risultato refrattivo dopo l’intervento. I risultati refrattivi sono per lo piu’ accettabili anche se non sempre il calcolo del potere della lente artificiale, da impiantare, risulta semplice, soprattutto in caso di miopie elevate.La convalescenza del periodo postoperatorio e’ relativamente breve;nei casi piu’ favorevoli si puo’ assistere ad un recupero pressoche’ totale nell’arco delle prime 24 ore;talvolta la reazione infiammatoria che segue all’intervento allunga i tempi di recupero.A distanza di tempo, si puo’ verificare un opacamento (cataratta secondaria) del sacco capsulare.In questo caso una semplice applicazione di laser puo’ ridare la trasparenza e la nitidezza delle immagini, risolvendo in modo definitivo il problema.Le complicanze di questo intervento sono le stesse di un normale intervento di cataratta. L’utilizzo di un leggero occhiale talvolta si rende necessario per ottimizzare la visione da lontano.